Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 27 ottobre 2006 «È francamente singolare che il ministro Di Pietro si faccia oggi tramite della rinnovata richiesta relativa alla Valdastico, che non a caso per 35 anni è stata respinta ed è risultata impraticabile, per ben conosciute ragioni economico-finanziarie, ambientali e territoriali». Lo scrive in una nota Marco Boato, presidente dei Verdi, all’indomani dell’annuncio fatto a Riva del Garda dal ministro Antonio Di Pietro, in occasione della Conferenza Aci sul traffico, circa una sua prossima visita a Trento per parlare delle questione Eurotunnel del Brennero e dell’autostrada Valdastico. «Dopo 35 anni è augurabile che anche il ministro Di Pietro si sia accorto della necessità di privilegiare il passaggio del trasporto il più possibile dalla gomma alla rotaia - afferma il deputato trentino - e si sia anche accorto dei cambiamenti climatici e dello spaventoso inquinamento che il trasporto su gomma ha contribuito in modo determinante a provocare. Di fronte alla catastrofica situazione economico-finanziaria e ambientale lasciata in eredità dal governo Berlusconi, che anche il ministro Di Pietro ha giustamente più volte evidenziato - afferma Boato – è necessario individuare le vere priorità per il sistema Paese, tra le quali non c’è sicuramente la Valdastico, definita giustamente "l’autostrada più inutile d’Italia" economicamente e ambientalmente insostenibile. Il doroteismo veneto degli anni ’70, fatto proprio dal governo di centrodestra del Veneto attuale, non ha certo bisogno di trovare un erede maldestro in un ministro del governo di centrosinistra, che ha una ben diversa concezione dello sviluppo sostenibile». |
MARCO BOATO |
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